Un filo diretto con l'etologia cognitiva e relazionale

Filosofo, etologo e zooantropologo.
Da oltre vent’anni conduce una ricerca interdisciplinare volta a ridefinire il ruolo degli animali non umani nella nostra società.
Direttore del Centro Studi Filosofia Postumanista e della Scuola di interazione uomo-animale (Siua), è autore di oltre un centinaio di pubblicazioni nel campo della bioetica animale, delle scienze cognitive e della filosofia post-human.
È inoltre direttore della rivista “Animal Studies”, la Rivista Italiana di Zooantropologia (Apeiron).

La sicurezza nel cucciolo

La sicurezza nel cucciolo

Un aspetto fondamentale del benessere del proprio cane è il senso di sicurezza. Per il cucciolo la sicurezza è la mamma e infatti si rifugia in lei tutte le volte che si trova in difficoltà.

Una volta adottato sarà il proprietario – parola orribile che uso solo per comodità di comprensione – ad assumere il ruolo di base sicura. La base sicura ha il compito di favorire lo sviluppo dell’autonomia, attraverso la sua presenza accogliente, costante e sicura. Sembra quasi un paradosso ma il processo di attaccamento ha come scopo la costruzione del distacco, vale a dire il raggiungimento di uno stato di autonomia che consente al cane di star bene in relazione ma anche di riuscire a stare da solo.

Per realizzare il distacco è indispensabile che il cucciolo costruisca la propria autonomia giorno dopo giorno allargando sempre di più la sua sfera d’azione. Si dovrà evitare:

    • di metterlo di fronte a problemi troppo grandi per lui;
    • di pretendere che fin dall’inizio sia in grado di stare da solo;
    • di traumatizzarlo con punizioni fisiche o incutendogli paura.sicurezza-cucciolo

Se in questo momento il cucciolo vivrà in modo sereno la sua crescita si rafforzerà e poi riuscirà meglio ad affrontare le difficoltà del mondo. Ma c’è un altro errore che spesso non viene tenuto in considerazione: il rischio di arrestare lo sviluppo dell’attaccamento attraverso un’infantilizzazione. Questo errore viene spesso fatto in buona fede e per un eccesso di amore o di preoccupazione per il cucciolo.

Se infatti non favoriamo il suo andare verso il mondo e, viceversa, lo terremo sempre accanto a noi, ingaggiandolo esclusivamente con il bocconcino, assumendo atteggiamenti esageratamente genitoriali, mantenendo nei suoi riguardi uno stile relazionale iperprotettivo, il cucciolo non avrà modo di costruire la sua autonomia e questo pregiudicherà in futuro il suo stato di benessere.

Solo se il cane raggiungerà la sua autonomia, sarà poi in grado di sentirsi sicuro in ogni momento, altrimenti sarà completamente dipendente da noi. Prendere familiarità con il mondo, con le persone e con gli altri cani prende il nome di socializzazione ed è un processo indispensabile per dare sicurezza. La sicurezza inoltre si costruisce attraverso competenze e attività solutive che consentono al cane gradualmente di prender sempre più fiducia in se stesso.

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