In questa scura mattina di settembre alcuni cani s’incontrano in un parco cittadino, in un profluvio di segnali tesi a calmare, chiedere permesso, eccitare o invitare, studiarsi vicendevolmente, concertarsi... mentre le persone comprimono la loro complessità rituale d’incontro nella strettoia dicotomica del gioco o dell’aggressione. La tavolozza che usiamo per descriverli