
Il benessere non è solo uno stato – ciò che possiamo o dobbiamo fare per dare comfort al nostro pet – ma una condizione che si realizza facendo attenzione alle fondamenta evolutive del soggetto, badando a tutti i momenti della crescita del cucciolo fin dai primi momenti dell’allevamento. Già in fase di concepimento occorrerebbe fare attenzione perché spesso il benessere si costruisce grazie a precauzioni genetiche.
Il monitoraggio sulle patologie ereditarie è fondamentale perché purtroppo oggi sempre di più nascono cani con malattie genetiche che poi compromettono in modo grave la loro salute in età adulta. La gravidanza poi è un momento fondamentale che richiede la possibilità di avere una dieta non carenziale, una condizione di benessere generale e un contatto piacevole con le persone. Il massaggio sul fianco, se ben accettato dalla madre, durante il secondo mese di gravidanza aiuta il feto a prendere confidenza con la manipolazione.
Nei primi quindici giorni di vita dopo il parto, il cucciolo ha bisogno di poter dormire senza essere disturbato e soprattutto senza essere svegliato. In seguito, a partire dalla terza settimana di vita e per i primi due mesi, il cucciolo deve stare in un ambiente non eccessivamente rumoroso ma nemmeno privo di stimoli, proprio per costruirsi un filtro sensoriale che gli permetta di non diventare troppo sensibile agli stimoli.
Inoltre è molto importante che in questi mesi il cucciolo resti con la madre e in un ambiente arricchito, che consenta al cane di fare attività esplorativa sentendosi tutorato dalla madre, in modo da costruire gradualmente le basi della propria autonomia e autoefficacia. La presenza della madre è infine importantissima per gli insegnamenti che può trasmettere al cucciolo, per cui il benessere è anche l’aver potuto usufruire di questi apporti magistrali.
Dopo l’adozione è indispensabile dare al cucciolo l’opportunità di fare molta esperienza, accompagnandolo in più luoghi e situazioni possibili, facendogli incontrare altre persone e altri cani, favorendo cioè la sua socializzazione ovvero la possibilità di prendere confidenza e familiarità con il mondo esterno. Per questo ho predisposto un decalogo dei diritti del cucciolo, proprio perché il benessere del cane si realizza anche a questa età fortificando la sua identità.
Un cucciolo ha diritto:
1) A non essere tolto prima dei sessanta giorni dalle cure della mamma;
2) A vivere i primi due mesi in un ambiente sicuro e ricco di occasioni per fare esperienze;
3) A non subire traumi, maltrattamenti o essere sottoposto a compiti troppo faticosi;
4) A poter contare sul fatto che la persona che lo adotta sia una base sicura che lo aiuti nel processo di attaccamento, a partire dall’inizio dei tre mesi fino al compimento del quinto mese;
5) A poter avere nel primo anno di vita dei maestri che lo educano e che gli danno la corretta educazione sociale;
6) A ricevere un’educazione rispettosa del suo benessere, che non gli crei paure o sofferenze inutili;
7) Ad avere nella persona che lo adotta un partner capace di aiutarlo e che non lo lasci da solo per troppo tempo;
8) A vivere, una volta adottato, in un ambiente in cui non manchino le relazioni e la possibilità di fare esperienze;
9) A poter giocare e a incontrare i propri simili anche dopo l’adozione e soddisfare i propri interessi di specie;
10) A non essere coinvolto in attività di lavoro prima dei due anni di vita.