
Descritto fin dall’antichità come un animale asociale, traditore, astuto e malizioso… molti sono i pregiudizi che ancor oggi pesano sulla nostra relazione col gatto e non consentono di apprezzare in pieno la magia e la profondità di questo rapporto. Col gatto costruiamo una relazione che si differenzia per tanti aspetti da quella con il cane ma che nondimeno raggiunge un’intimità sorprendente capace di svelarci un mondo, quello felino, enigmatico e affascinante.
La parola d’ordine di questo rapporto è sicuramente fantasia. Il gatto ama giocare con i ruoli, a differenza del cane che li prende molto e spesso troppo sul serio. Ai suoi occhi tutto diventa fluido e possibile: per cui se in un momento siamo una preda da rincorrere e su cui sferrare gli agguati, e ben lo sanno le nostre povere caviglie, subito dopo diventiamo un predatore da cui fuggire in tutta fretta.
E se di sera il micio ci accredita come mamma e impasta sulle nostre ginocchia come faceva da micetto, un attimo dopo potrebbe apparire con un topino ancora vivo per insegnarci da buona madre a cacciare.
C’è chi pensa che il gatto sia solo un approfittatore o tutta al più un coinquilino, una presenza da incrociare di tanto in tanto mentre si è in casa. In realtà la sua non è semplice convivenza ma prima di tutto convivialità. Il gatto ama condividere i piaceri della casa, nutrirsi non solo dei croccantini bensì del nostro affetto e presenza. Il suo è gusto per le abitudini, conviviali proprio nel loro essere vissute all’interno di una comunità che si conosce e si rispetta.
Non dite che il gatto è asociale, solo chi non ha mai vissuto con un gatto può lasciarsi a una tale affermazione.
La convivialità del gatto è fatta di rituali e di stili che rassicurano nel loro ciclico ripetersi.
La relazione col gatto si nutre di estetica e non è poca cosa in una quotidianità che ha perso poesia e incanto. E’ bello osservare il gatto: nella grazia dei suoi movimenti si disvela un’armonia insuperabile, nei suoi balzi ritroviamo le virtù atletiche del trapezista, nel suo sguardo lo splendore di una gemma. L’essere umano è sempre stato affascinato dai felini e vivere con un gatto è poter ammirare una tigre in miniatura e poter godere della sua magia, tant’è che il grande etologo Giorgio Celli, grande estimatore del mondo felino, amava dire:
“guardare un gatto è come guardare il fuoco: si rimane sempre incantati”.
Ma il gatto sa anche essere un grande comico e pochi come lui sanno trasmettere il buon umore: la sua curiosità lo porta a esplorare ogni cosa mettendosi spesso in situazioni spassose, l’acuta vigilanza lo fa interagire con tutto ciò che si muove alternando spavalderia e timore in un cocktail divertentissimo, il voler sempre osare lo fa spesso caracollare in clownesche cadute. E infine nulla è più rilassante di quelle fusa che sa regalarci – ovviamente quando vuole lui!