
Anche l’Italia dice NO al traffico di avorio, per il quale ogni anno in Africa vengono massacrati oltre 35mila elefanti, uccise o ferite centinaia di persone negli scontri tra forze dell’ordine e cacciatori di frodo, e in migliaia vengono incarcerati o spinti verso altre forme di crimine. Oltre mezza tonnellata di avorio confiscato è stata distrutta il 31 marzo da una macchina industriale schiacciasassi nel primo ‘Ivory crush‘ in Italia, al circo Massimo a Roma, e si andrà ad aggiungere alle oltre 60 tonnellate polverizzate negli ultimi cinque anni in altri Paesi del mondo, da quelli africani come Kenia, Gabon, Congo, Mozambico, Ciad, Etiopia e Malawi, agli Usa, alle Filippine, ad Hong Kong, alla Cina, a Francia, Belgio, Sri Lanka.
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