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L’animale “Pet”

Nella relazione uomo animale, l'animale non può essere un pet

Se c’è un concetto che ha mistificato e banalizzato la relazione tra l’uomo e le altre specie non vi è dubbio che sia quello di “pet“. Dopo l’animale automa di Cartesio, l’animale pet è la più grande mistificazione del ruolo referenziale svolto dall’alterità animale. L’animale pet – scaldino affettivo o surrogato di relazioni deficitarie – è la negazione del concetto di alterità. E mi dispiace tradire quello che penso e parlare di pet therapy, solo per farmi capire.

Per la zooantropologia che professo considerare l’animale un pet equivale a negare il principio referenziale stesso: la relazione vale se in grado di far esprimere la soggettività e la diversità dell’eterospecifico. Vedere la relazione come semplice luogo di carezze e affettività significa svuotarla di ogni contenuto dialogico. E tuttavia bisogna farsi capire, accettare compromessi, rimanere all’interno di modi di dire che ti consentano di dialogare col mondo… Ma quanta fatica!

Benedetta Catalini
Benedetta Catalini
Sono una componente della redazione che si occupa di inserire i contenuti di Roberto Marchesini all'interno di questo blog. Auguro a tutti Voi una buona lettura!
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