
Vorrei ricordare che esistono almeno quattro livelli di rapporto con la natura e gli animali:
1) di consumazione, vale a dire considerare la natura e i viventi un unico grande piatto da utilizzare senza porsi alcun problema;
2) di stupore, ossia di ritenere la natura il mondo delle fiabe ove tutto e’ armonia e amore, ove un’anima universale lo attraversa e tutto va antropomorfizzato;
3) del disincanto vale a dire ove la natura e’ guerra continua, egoismo del gene, riduzione a formula matematica, lotta per riprodursi, vittoria sul più debole e sopraffazione;
4) della complessità, che valuta problematicamente tutti questi livelli, e’ consapevole del loro approccio, ne comprende gli aspetti di verità ma non li ritiene esaustivi.
Bene… confondere il 4 con il 2 può essere efficace e demagogico ma non coglie il problema. Guai a sottovalutare l’interlocutore!